Reportage: Anna Illetterati. Un talento giovane incontra giovani lettori

Giampietro Borsato, poliedrico docente della Scuola Media Moroni, ha portato in Giostra la 19enne scrittrice padovana, Anna Illetterati. E' un felice duetto il loro intorno al tema degli sfigati ed eroi in letteratura e soprattutto sul valore e l'esperienza della scrittura. Il pubblico adolescente è rapito e interessato. L'identificazione gioca un ruolo decisivo.

Autore: Prof. Giampietro Borsato, Scuola Secondaria di Primo Grado Moroni, Vigodarzere


Anna e Giampietro a La Giostra dei Talenti 2018

Insegnare ... l'Arte dell'incontro 

Il talento non è una cosa rara, ma è raro riconoscerlo.
La Giostra dei Talenti di Vigodarzere mi ha dato l'occasione per incontrare una mia ex alunna che sapevo aver da poco pubblicato il suo primo romanzo.
Ho conosciuto Anna quando ero ancora un giovane e inespertissimo supplente e lei era una minuscola, adorabile studentessa che aveva appena varcato la terribile soglia della scuola media.

Nonostante nel frattempo siano accadute moltissime cose e Anna vada ormai all'Università, io frequento ancora la scuola media... e nel mio viaggio attraverso questo mondo “immaginato” (1), ho la fortuna di incontrare delle creature che, come Anna, mi aiutano a capire il senso profondo della mia professione.

Anna Illetterati e i murales di Kenny

Il rapporto di Anna Illetterati con la letteratura e con l'arte era sorprendente già in prima media. Lei aveva una dichiarata passione per i lavori di un artista padovano conosciuto con la pseudonimo di Kenny Random. Ogni giorno, accompagnando in mensa la classe di cui Anna faceva parte, attraversavamo (letteralmente) uno dei suoi graffiti più noti, quello di via Vescovado, dipinto sul muro che rinforza
il colonnato del portico formando una sorta di restringimento, in cui l'ombra di un mago con i Dr Martens ai piedi libera dal suo cilindro una miriade di coloratissime farfalle.


Kenny Random Mago delle farfalle
Il murales di Kenny Random amato da Anna
Attraversare quel “murales” con le alunne e gli alunni di allora rappresenta una delle esperienze più poetiche della mia carriera: questo ricordo mi suggerisce che tra le molte cose che un docente può fare con i suoi studenti e studentesse, la più significativa è attraversare le opere con loro; aiutarli a comprenderle e a riconoscerne il valore culturale.

Sono passati circa otto anni da allora, ed oggi Anna è qui, accanto a me, che racconta ai miei nuovi alunni cosa significa per lei aver scritto un romanzo. Le sento dire cose che mi sorprendono: che scrivere è meglio di una medicina; che vuole scrivere ancora, che vuole vivere ancora...


Con Anna Illetterati un tuffo nella vita

Il mare non ha le corsie” è la storia di una giovane migrante italiana che va negli Stati Uniti per studiare e per salvarsi (che forse, in certi casi, è la stessa cosa).
È una giovane donna che fatica a guarire da due ferite profonde. Semplificando potremmo dire che i simboli di queste ferite esistenziali ed archetipiche sono, come in molte grandi storie, il padre e la madre.
Ma i genitori di Viola sono veramente un disastro: la madre ha il volto dei brutti ricordi e il padre si è rinchiuso in un mondo vintage di vecchi libri e di vinili psichedelici, che lo anestetizzano dal proprio dolore.
In questa doppia assenza, Viola cresce con l'unica regola che il padre sappia imporle: imparare l'inglese.
Alla Columbia University di NY conoscerà Matt, un rubacuori che stavolta si innamorerà sul serio.
Sarà lui ad aiutare Viola a capire che il controllo non la guarirà dalle proprie ferite. Che la vita non è come una gara di nuoto e che il mare... non ha le corsie!
Con questo romanzo Anna (che l'ha scritto all'età di 15 anni) ci ricorda che possiamo essere felici nonostante gli errori dei nostri genitori e dei nostri Maestri, nonostante le pugnalate della vita, nonostante tutto.

Non si impara a nuotare nelle pozzanghere

Sono quasi le otto. L'ascolto pieno di gratitudine mentre risponde alle mie domande con la sua sorridente semplicità; attorno a noi tanti alunni ed alunne ci osservano curiosi; qualcuno ha osato raccogliere gli inviti di Anna a fare domande o a darle suggerimenti per il prossimo libro.
Sullo sfondo una strana scena fatta di lunghe tavolate imbandite per una cena speciale: i piatti, le stoviglie ed ogni cosa sono state sostituite dai libri. I libri in Mostra a Vigodarzere sono pazienti e aspettano solo di incontrare il lettore a cui sono destinati. Sanno che accadrà. Sono nati per questo.
Mi tornano in mente le parole di Aidan Chambers: “Per stimolare i più giovani alla lettura, dobbiamo offrire loro ambienti pieni di libri”. Così, richiudendo il libro di Anna e leggendo ancora una volta il bel titolo che ha dato al proprio romanzo, mi dico che ha ragione: non si impara a nuotare nelle pozzanghere...

Alter Vigo ringrazia il Prof. Borsato per aver dato tanto del suo talento a questa edizione de La Giostra dei Talenti (vedi programma) e soprattutto per averci fatto incontrare Anna Illetterati, un talento giovane che ci auguriamo abbia ispirato il talento di lettore o scrittore ancora nascosto nel cuore del giovane pubblico. Per acquistare il libro clicca qui per sentire cosa ci ha raccontato Anna di sé vai alla nostra pagina FB e cerca le due videopillole dell'incontro.


(1) Affascinante definizione di scuola del prof. Boros, un antropologo padovano

Commenti

I post più letti